Il diluvio di insulti e contumelie piovuto su Silvio Berlusconi all’indomani della sua illuminata dichiarazione su Benito Mussolini non tragga in inganno il buon cittadino italiano. Come al solito, la congiura degli storici comunisti ha inteso mettere alla berlina il grande statista di Arcore. Che, come sempre accade, non si è fatto turbare dalle polemiche e ha scelto la cerimonia del giorno della Memoria in ricordo della Shoah per il suo pisolino domenicale. Eppure, a ben vedere, nel suo discorso ci sono elementi di verità e anzi interessanti spunti per un programma politico di ampio respiro che potremmo qui chiamare “Lista Civica Benito”. Ecco alcuni punti di programma, adattabili all’attuale situazione della Patria.
Patrimoniale. Urge una proficua raccolta fondi presso il popolo, propagandata con l’efficace slogan “Oro alla patria”. Obiettivo: requisire i pochi beni preziosi alle classi meno abbienti lasciando intatte le grandi fortune. Un provvedimento che marca una continuità con il governo Monti, ma con sostanziale innovazione comunicativa.
Trasporti. Una sapiente riforma del sistema ferroviario che consenta ai treni superveloci tra Milano e Roma di arrivare in orario. Per tutti gli altri, e segnatamente i convogli dei pendolari, la possibilità, di cambiare l’orario in tempo reale all’arrivo del treno. Si tratta di una rivoluzione culturale di ampia portata: il treno è sempre in orario, al massimo era sbagliato l’avviso sul tabellone in stazione (la solita burocrazia!)..
(segue : http://www.alessandrorobecchi.it/)
29/01/2013
Lista civica “Forza Benito”
Posted by giovanotta under Politica | Tag: berlusconi, Robecchi |[4] Comments
04/02/2013 at 20:30
hey ti sei trasferita su wordpress?
05/02/2013 at 16:01
no.. blogspot è sempre quello che uso di più, questo è un po’ bloggetto di riserva.. ciao 🙂
05/02/2013 at 21:54
non c’è molto da immaginare, dal dopoguerra ad oggi l’italia era ed è rimasta subalterna ai giochi di guerra degli usa, come dire una stelletta sulla bandiera a stelle a strisce, in particolare la Sardegna rappresenta la portaerei americana verso le 4 direzioni, da cui scatenare guerre “umanitarie”. Di questo dobbiamo ringraziare il gobetto andreotti che ci ha regalato, senza un passaggio parlamentare, agli americani per cui hanno potuto impegnare migliaia di ettari da adibire a basi militare e parte del mare interdetto alla pesca e al passaggio, spesso per diversi mesi.
06/02/2013 at 14:13
e sì Barda,nessuno dimentica come stavamo messi dopo la fine della guerra e però sono passati 68 anni, sarà pure il caso di rivedere gli accordi con gli Usa, dato pure che il muro di Berlino è caduto e al pericolo comunista ci crede solo berlusconi?..